Oramai sappiamo come è finito l’ultimo scontro che ha visto protagonisti la Apple e la Samsung: la casa sud coreana deve alla Apple 120 milioni di dollari, mentre ottiene di contro dalla casa di Cupertino soltanto 160.000 dollari.
Inizialmente la richiesta prevedeva di far pagare una cifra abbastanza alta alla Samsung per ogni dispositivo venduto, mentre poi il verdetto finale ha attribuito una penale infinitesimale per ogni device contenente l’oggetto della disputa: il brevetto 647, ovvero il “quick link” per accedere al calendario a partire da una data o a un telefono da un numero di telefono.
I giurati, chiuso ieri ufficialmente il procedimento, anche a causa di un piccolo errore nella condanna, rilasciano a caldo i commenti Apple vs Samsung. Il primo fra tutti, un dirigente della IBM ormai in pensione, sottolinea che in questo scontro il vero sconfitto è il consumatore finale, e che tutti, giurati e consumatori, si augurerebbero che invece di queste diatribe, la Apple e la Samsung trovassero un accordo pacifico.
E magari scenderebbero leggermente anche i prezzi dei tanto amati-odiati dispositivi.
La scelta di abbassare notevolmente gli indennizzi non è stata fatta per dare un segnale alle due aziende, ma solo perchè la richiesta della Apple pareva esageratamente esosa e che, tutto sommato, la Samsung ne avrebbe colpa solo in parte.
Soprattutto, hanno sottolineato ad Apple, che se lo scopo era di colpire Google, che lo facessero direttamente senza passare per Samsung. Infatti la violazione dei brevetti non sembra tanto attribuibile alla Samsung, quanto ad Android, quindi a Google.
Ci sarà forse a breve anche uno scontro Apple vs Google? Staremo a vedere.
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