iPad mini prima generazione è stato il primo tablet di Apple ad accogliere dimensioni più ridotte e contenute rispetto al canonico modello da 9.7″ pollici. Una scelta dettata dal mercato e, nello specifico, in risposta al primo Nexus 7 a firma Asus, giacchè la richiesta di tavolette con display inferiori ai 10″ pollici si è sempre più fatta strada tra gli utenti. A distanza di quasi tre anni e dopo la presentazione dei successori (iPad mini retina e iPad mini 3), il modello originario che ha dato via alla nuova filosofia del colosso di Cupertino esce ufficialmente di scena.
Per capire la scelta di Apple si potrebbe far riferimento alle specifiche hardware e tecniche di iPad mini prima generazione: in pratica, sono pressocchè sovrapponibili ad iPad 2, sia in termini di processore e quantitativo di RAM, che di risoluzione del display (non retina, 1024×768 pixel, con conseguente densità di pixel per pollice pari a 162ppi, praticamente la metà rispetto a quelle offerte da iPad mini retina e iPad mini 3).
Dal debutto, risalente ad Ottobre 2012, ne è passata di acqua sotto i ponti e, giocoforza, le dinamiche del mercato si sono ribaltate. L’analista di Piper, Jaffrey Gene Munster, si era espresso senza mezzi termini in proposito, ribadendo che iPad mini prima generazione avrebbe cannibalizzato le vendite dei tablet a firma Apple corroborati da dimensioni del display più grande. Qualche anno dopo, contestualmente al lancio di iPhone 6 Plus, il nuovo nonchè primo phablet del colosso di Cupertino ha soppiantato il successo registrato da iPad mini.
Cambiano dunque i tempi e le esigenze degli utenti, ma chi volesse ancora acquistare il pioniere (relativamente ad Apple) dei tablet da 7.9″ pollici può rivolgersi (oltre alle catene di elettronica più famose, che sovente lo propongono in offerta a prezzi sotto i 200 euro) alla categoria “ricondizionati” dello store di Apple, là dove viene proposto a partire da 209 euro.