Il “Force Touch” – la tecnologia di riconoscimento del diverso livello di pressione esercitato sul display, utile in concreto per fruire di scorciatoie tra i vari menù delle applicazioni – è stato coniato da Apple in occasione del lancio del primo indossabile del brand ed inaugurato sul mercato degli smartphone dapprincipio da Huawei con il nuovo Mate S – seppur relegato alla variante con storage da 128 gigabyte non commercializzata in Europa – ed in via successiva dallo stesso produttore di Cupertino su iPhone 6S e 6S Plus. Una mossa che, alla stessa stregua del lettore d’impronte digitali, introdotto da Motorola ed implementato dalla stessa Apple ai tempi del lancio di iPhone 5S, è destinata ad alimentare i nuovi dispositivi del 2016, fermentando conseguentemente il mercato attraverso una tecnologia ad oggi circoscritta a “pochi eletti”.
Alla luce di questo background, non sorprendono quindi le parole di IHS, secondo cui circa il 25% degli smartphone dell’anno a venire saranno caratterizzati appunto dalla tecnologia del “Force Touch”; tradotto in dati concreti, le richieste dei produttori verso questo particolare tipo di display cresceranno nel 2016 del 317%, portando ad un numero di ordinativi pari a 461 milioni di unità. Come dire, il passato amplifica le scelte del futuro ed in tal senso la crescente diffusione del lettore d’impronte digitali, così in voga nell’anno in corso tanto da portar Samsung ad inserirlo anche sui propri dispositivi di fascia media, dovrebbe far da lezione a quello che potrebbe essere il leitmotive – da un punto di vista squisitamente hardware – del 2016, ossia il “Force Touch”.
Le indiscrezioni in circolo in questi mesi hanno già abbondantemente confermato questa evenienza, ad incominciare dal nuovo Galaxy S7, il cui impiego della tecnologia in esame è considera oramai ipotesi acclarata e certa. Gli smartphone del 2016 pronti a convogliare al loro interno il “Force Touch” saranno verosimilmente quelli rientranti nella fascia alta del mercato, sebbene non è da scartare l’ipotesi di una inclusione dello stesso anche su dispositivi di fascia media o di provenienza cinese, in virtù del supporto di ClearForce di Synaptics. Non ci resta quindi che attender e capire come i vari brand implementeranno sugli smartphone del futuro il “Force Touch”, al momento caratteristica saliente dei nuovi meladevices.