Samsung e Qualcomm, due grandi case produttrici soprattutto nel campo smartphone, sono stati accusati nell’ultimo anno dal colosso produttore di schede grafiche NVIDIA di aver violato i suoi brevetti e sono stati trascinati in una causa.
Tra i prodotti hardware sviluppati da Qualcomm abbiamo la famosa scheda video mobile Adreno e i processori Snapdragon, montati su molti smartphone e tablet, compresi i modelli di marca Samsung. Quest’ultima ha invece annunciato un nuovo progetto, che è quello di star lavorando a delle proprie schede video basate sul processore Exynos, anch’esso di produzione della casa coreana, abbinato al quale attualmente ci sono le GPU Mali.
NVIDIA ha presentato la questione alla Commissione Internazionale per il Commercio (ITC), richiedendo che tutti i terminali Samsung montanti al loro interno le schede video Adreno, Mali o Power VR prodotti da Qualcomm, venissero banditi dal mercato statunitense. NVIDIA sostiene infatti di aver prodotto ed aver immesso sul mercato la prima scheda video in assoluto nel 1999, e ha rivendicato il pagamento da parte di Samsung e Qualcomm di una tassa per la licenza.
Tuttavia il giudice ha ritenuto che le due case produttrici Samsung e Qualcomm non abbiano infranto nessuna di due licenze annoverate da NVIDIA, e che sebbene ne abbiano violato una terza, quest’ultima non è stata ritenuta valida perchè, sempre a detta del magistrato Thomas Pender, non era considerata una nuova invenzione.