Ormai è passato qualche tempo da quando la Huawei ha subito il grosso colpo commerciale da parte degli USA e di Google: anche se il danno è ormai rientrato per una certa quantità, nulla esclude comunque che si sia creato un certo scetticismo sul marchio. Questo non ha nemmeno risparmiato che quel Google ha deciso per questi cellulari anni fa, vietando a questi prodotti l’uso dei GAPPS (e così per fare un esempio, Google Maps, Play Store, Android Auto). Insomma, è un gran bel colpo, e anche se alcuni modelli possono ancora far uso dei servizi Google… quelli nuovi non possono accedervi affatto.
Inizialmente la Huawei ha cercato d’incoraggiare l’uso del suo AppGallery, un market tutto proprio, ma ha poi inserito una marcia in più ed ha dichiarato la creazione di HarmonyOS – un sistema operativo creato stesso dalla Huawei, tutto di proprietà loro.
HarmonyOS è un progetto completamente distaccato da Android. Se vogliamo, ha ben poche similarità nel codice rispetto a Linux (sul quale è basato il sistema operativo di Google) ed utilizza un Micro Kernel apposito della casa, creato in tutto e per tutto per gestire un prodotto Huawei. Questo significa che è molto più leggero, molto più veloce, e non deve far alcuna fede a Google o i suoi sistemi. Questo è sia positivo (per chi odia Google, appunto) che anche negativo, visto che comunque tutte le Apps di Google non saranno disponibili. Ma molte Apps classiche sono allegramente condivise anche nel market della Huawei, quindi il danno non è poi così vasto.
Perciò, una cosa è chiara: tutti i nuovi prodotti Huawei usciranno con HarmonyOS. Ma per quel che riguarda i prodotti esistenti sul mercato? Ecco un eccellente risposta a questa domanda: la casa cinese ha intenzione di convertire quasi tutti i prodotti presenti sul mercato. Anche quelli che hanno 3 o 5 anni d’età. Ma di quali modelli si parla nello specifico? Ecco una buona e nutrita lista che è stata fornita per vie ufficiali.
Nota: questa lista riguarda la distribuzione del sistema operativo sul territorio cinese. E’ possibile che questi aggiornamenti arriveranno ad una data più lontana di quella dichiarata per noi utenti europei – ammesso che ciò è anche previsto nei piani di Huawei.
Contenuto
Prodotti previsti per l’estate 2021:
- La serie Huawei 40, quindi P40, Mate e tutte le loro varianti Pro e Plus.
- La serie Huawei 30, ma solo in particolare i modelli come il Mate 30 con le sue varianti
- Il MatePad Pro, con anche la sua versione 5G
- Il Mate X2
Prodotti previsti per l’inizio dell’autunno 2021:
- Il Mate 20, così come anche la versione Pro e Porshe Design
- Il Mate XS
- La serie Nova 6, modelli 5G e SE
- La serie Nova 7, modelli 5G, Pro e SE (Compresi Youth e Lohas Edition)
- La serie Nova 8, modelli Pro, 4G e SE
- La serie MatePad da 10 pollici, compresi i modelli 5G
Prodotti previsti per la fine dell’anno 2021:
- Le serie Enjoy 20, con le sue versioni 5G, Pro e Z
- La serie Mate 20 X, con la sua versione 5G
- Il Mate X
- La serie P30, compresa anche la versione Pro
- Una grossa quantità di modelli di Tablet, compreso il MediaPad M6 e Enjoy
- Una grossa quantità di Smart TV e screens della casa, come lo Screen S ed X
Prodotti previsti durante l’anno 2022:
- La serie Mate 9 e 10, così come le loro versioni Pro e Porcshe Design
- La maggior parte della gamma Nova
- La serie P10 e P20 Plus / Pro
- Il resto dei Tablet fra i modelli più vecchi, come il M5.
- Il resto dei Smart TV / screen
In questo sono inclusi anche un grosso quantitativo di modelli Honor di varie generazioni, compresi i Tablet e Smart TV / Screens. Non si evita nemmeno il discorso degli Smart Watch, da prendere in futura considerazione per la casa.
Ma da come si può notare, tutti i modelli più grandi e popolari sono presenti in questa lista. Anche quelli più vecchi, il quale riceveranno un congruo aggiornamento ad HarmonyOS. In questa particolare sfaccettatura del discorso, si può anche decidere di ridare nuova vita ai modelli che avranno ormai anche 5 anni sulle spalle. HarmonyOS ha in fondo molte promesse in serbo, e può con il tempo diventare un forte concorrente per l’Android di Google. Staremo a vedere!