A seguito della richiesta, avanzata dalla Corte Europea, di garantire il Diritto all’Oblio agli utenti, Google ora si ritrova a dover far fronte a ben 348.085 richieste relative alla rimozione dei propri dati dai risultati di ricerca del colosso informatico.
Secondo un rapporto diffuso da Google in questi giorni, lo Stato dal quale proviene la maggior parte delle domande è la Francia, i cui cittadini sembrano particolarmente legati alla protezione dei propri dati personali. Lo stato a noi vicino è seguito immediatamente dalla Germania, mentre l’Italia si trova al quinto posto, dopo Regno Unito e Spagna.
Quando nel maggio del 2014 la Corte di Giustizia Europea ha sancito tale Diritto all’oblio, come obbligatorio anche per i motori di ricerca, Google si è dovuto adeguare, predisponendo un modello compilabile online mediante il quale gli utenti potranno richiedere la cancellazione dei propri dati obsoleti dai risultati di ricerca.
Procedimenti simili sono stati applicati anche per Bing, di Microsoft, e per Yahoo Search. Sembra, però che sia proprio Google a subire la maggior parte delle richieste. Infatti, solo da quando è stata emanata la decisione dell Corte, il motore di ricerca ha ricevuto 1.23 milioni di richieste relative alla rimozione di URL e risultati. Il 42 percento di tali richieste è stato accettato e sono stati presi i dovuti provvedimenti per garantire il Diritto all’Oblio.